
A volte mi chiedono: “si, va bene, ma perché questa fissa coi vecchi cartoon americani?”
Beh, il cartoon è il modo di raccontare che da sempre mi riesce più naturale, piacevole e spontaneo, e quelli “primitivi” hanno un fascino particolare, un potere evocativo fortissimo. Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel constatare quanto questa percezione sia condivisa anche da persone giovanissime, anagraficamente e culturalmente lontane anni luce da quel periodo. Certo, anche nei decenni successivi sono stati disegnati cartoon formidabili, autentici capolavori. Ma quelli degli anni ’20 e ’30, le musiche che li accompagnavano, hanno (almeno per me) qualcosa in più. Non sono vintage, sono proprio “antichi”: rappresentano un’epoca e le origini di un mondo, sono degli archetipi quasi mitici. Nel linguaggio cartoon corrispondono al “paese molto, molto lontano” delle fiabe.